Lei, lui, l’altra: quando il triangolo arriva inaspettato

Quante di noi hanno subito un tradimento almeno una volta nella vita? Ecco che arriva, finalmente, la rivincita! La scienza è dalla nostra parte perché afferma che, alla lunga,ne usciremo vincenti. Niente vittime da commiserare, niente cuori infranti per l’eternità… Curiose di scoprire perché?

Simona Adorni Psicologa, Psicoterapeuta

Lei, lui, l’altra: quando arriva il triangolo inaspettato, la coppia è messa a dura prova. E quando la donna viene lasciata o lascia per la nuova arrivata, diventa per gli amici e per chiunque venga a sapere dell’abbandono la  vittima da commiserare. Diciamo che, banalmente, sembra lei sia il soggetto più debole nel triangolo  mentre l’altra l’apparente vincitrice..

Certo è che il tradimento è un’esperienza alla quale molte coppie non sopravvivono. È una delle prime cause di divorzio (il 40% delle coppie che si separano o divorziano lo fanno per questo, secondo l’Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani), ma anche quando si decide di rimanere insieme il tradimento resta uno spartiacque: niente potrà più essere come prima. Non necessariamente in modo tragico: ci sono coppie che attraversano la tempesta e ne escono più forti e unite di prima. Ma quello che è sicuro (e chi scrive ha vissuto e sta vivendo in prima persona una fase del genere) è che quando si viene traditi, dopo un’iniziale e fisiologica fase di rabbia, non si può fare a meno di chiedersi perché sia successo, di ricercare le motivazioni che hanno portato il/la partner a tradirci e a tradire la nostra fiducia, di chiedersi se si poteva prevenire il tradimento.

Di fronte a un tradimento le reazioni del partner che ha subito l’infedeltà possono essere le più disparate: c’è ad esempio chi pensa a come vendicarsi, chi dà atto a vere e proprie scenate inveendo contro il fedifrago e l’amante, o chi, razionalmente , adotta la tattica della più completa indifferenza, per non dare la soddisfazione di mostrare la propria sofferenza. In generale, però, si tende a pensare alla persona tradita come alla “vittima” della situazione, colei a cui dare compassione, solidarietà, insomma quella che ha subito uno shock e ha bisogno di tempo, comprensione, ascolto e vicinanza per riprendersi. Cosi che, solitamente gli amici e i conoscenti tendono a schierarsi senza dubbi dalla sua parte, perchè il tradimento è a tutti gli effetti un atto vile, ingiusto e privo del benché minimo rispetto.

Ma, secondo una recente  ricerca antropologica, la più grande mai fatta fino ad oggi sullo scioglimento dei rapporti di coppia, il dolore è solo iniziale e, anzi, anticipa periodi di grande recupero.
Questo  al contrario di quanto avverrà per le ex rivali, le nuove compagne del  traditore .
La spiegazione di questo riscatto è antica e molto semplice: “il lupo perde il pelo ma non il vizio”.
La storia tenderà quindi a ripetersi, e molto spesso  le nuove arrivate diventeranno presto le nuove ex, ossia le nuove tradite .

Ebbene sì, perché  un traditore (o una traditrice, non ne faccio certo  una questione di genere) è solitamente  seriale e, se ha questo vizio, niente ci porta a pensare che non tenderà a ripetere questo comportamento nel futuro.
Salvo che , nelle occasioni successive, a farne le spese sarà esattamente colei che un tempo è stata nel ruolo della terza incomoda, la quale perciò inevitabilmente passerà da amante a tradita a sua volta.
Una bella e, personalmente, credo meritatissima e molto ironicamente giusta  legge del contrappasso!

Per quanto riguarda invece noi, le “ex“ del traditore  di turno  (e mi inserisco in questo gruppo anche  io che scrivo  dato che ho appena vissuto un tradimento pesantissimo con conseguente dolore e perdita totale della fiducia di chi amavo), il futuro, secondo gli studiosi, si prospetta decisamente roseo. Sì  perché, come spiega Craig Morris  (antropologo bioculturale ed evoluzionista) terminato il naturale e comprensibile periodo di elaborazione del dolore (e non potrebbe essere altrimenti, specie se con il tradimento si è arrivati alla rottura di un matrimonio o di un nucleo familiare) soprattutto le  donne, saranno in grado di fare tesoro di questa esperienza negativa, imparando  a individuare con la massima precisione sia le caratteristiche del compagno che desiderano avere al proprio fianco sia  cosa volere  per sé stesse dalla nuova Vita che inizia dopo il tradimento. 

Gli studiosi della Binghamton University e dell’University College di Londra hanno testato questa tendenza grazie ad  un sondaggio, rigorosamente anonimo, su 5.705 persone di 96 Paesi nel mondo, i cui i risultati, pubblicati su The Oxford Handbook of Women and Competition sostengono che “subire un tradimento aiuta le donne a riflettere e capire meglio cosa si desidera e dunque a scegliere un partner fedele e affidabile. Mentre affidarsi, invece, a qualcuno che ha già tradito espone la nuova partner allo stesso rischio della precedente perché questo comportamento tende a ripetersi”, come spiega  Morris.
In parole povere, le donne lasciate per un’altra trasformano il dolore in esperienza e ne traggono vantaggi anche in termini di crescita personale e questo nuovo bagaglio permetterà loro di evitare in futuro  quelle situazioni che potrebbero aver provocato la fine del rapporto. O magari, direttamente, evitare certe categorie di uomini. 

Insomma, a quanto pare i meccanismi di difesa delle donne tradite sono molto più efficienti di quanto si potesse pensare.

E’, anzi, la nuova  compagna a diventare spesso  un fenomeno effimero e passeggero, esposta suo malgrado per  la scelta fatta  di unirsi a chi sa tradire, allo stesso rischioso destino della Ex .

E’ importante, inoltre, la considerazione degli studiosi  che, poiché gli esseri umani si sono evoluti con lo scopo preciso di cercare e mantenere le relazioni, sia anche  naturale che, con essi , si siano evoluti anche i meccanismi atti appunto a rispondere adeguatamente al dolore.
Nel caso, quello potente  che si prova di fronte ad un tradimento, oggi sperimentato da ben l’85% degli individui almeno una volta nella vita.
La buona notizia proveniente da questa ricerca è che le donne, in particolare, dimostrano di essersi adattate ad affrontare al meglio le rotture: subire un tradimento spesso  le fortifica, fornendo loro un’importante opportunità di crescita personale, andando ad aggiungersi al bagaglio di esperienze (anche negative) a loro disposizione. In altre parole, negli anni a venire molto probabilmente staranno bene alla larga da tutte quelle situazioni che potrebbero aver determinato la fine del precedente rapporto.
Altro destino, invece, potrebbe attendere le ex amanti, la cui scelta di accompagnarsi al “traditore “ stante la comprovata serialità di un simile comportamento, dovrà necessariamente  convivere con il dubbio  di ritrovarsi, in futuro, esattamente dall’altra parte della barricata.
Una bella notizia per tutte noi, e ve lo dico come Donna che tutto questo lo ha vissuto e lo sta vivendo  in prima persona (dolore in primis)  ma, soprattutto come professionista e come terapeuta.
Consapevole di quanto le risorse personali e la capacità di fare fronte a momenti di grande sofferenza  come la perdita sia della armonia familiare che di un amore siano importanti da conquistare e mantenere per tornare ad essere protagoniste serene della propria vita.

Per quanto riguarda le amanti ed il ruolo di complici di tanta fiducia violata che hanno scelto ,che dire?
Personalmente ad oggi mi sentirei di consigliare, stante l’appoggio anche della Scienza, di   consigliare loro un  guinzaglio bello resistente per il loro lupo e, magari,… anche un aspirapolvere potente  per il pelo !